Il controllo materiali

È ormai da molto tempo che il controllo sistematico dell’attrezzatura degli arcieri non viene più eseguito sui campi di gara nelle competizioni a carattere interregionale, ma ci si limita ad una visione a campione dei materiali degli arcieri. Questa regolamentazione, voluta per snellire le competizioni, ha comportato che i Giudici di Gara, specialmente quelli che hanno ottenuto la qualifica da pochi anni, svolgano questa importante attività molto di rado. Ritengo quindi opportuno dare qualche suggerimento per compiere un controllo materiali attento, accurato e professionale.
Per prima cosa, e non mi stancherò mai di ripeterlo, è fondamentale mettersi in una posizione comoda e spaziosa, in modo da non urtare gli archi e gli accessori degli altri atleti o gli stessi arcieri ed allo stesso tempo di poter ruotare liberamente gli archi in modo da averne una visione nella loro interezza.
È importantissimo non prendere mai l’arco da esaminare dall’impugnatura, in quanto potrebbe risultare fastidioso all’arciere; un buon modo per visionarlo è quello di afferrarlo per le parti esterne del riser con entrambe le mani.
Anche le frecce andrebbero controllate con molta cautela; l’ideale sarebbe di farsele porgere dall’atleta in modo da poterle visionare senza la preoccupazione di danneggiare l’impennaggio e nel caso in cui fosse necessario misurare i diametri dell’a-sta, della punta, e dell’eventuale lunghezza della nastratura (wrap).
Da non dimenticare di ispezionare, sganci per compound, patellette, occhiali e, specialmente per il tiro di campagna, i binocoli.

Fulvio Cantini

Articolo tratto dalla NL 2, Settembre 2014